Immersa nelle colline Monferrato degli Infernot, dal 2014 Patrimonio Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli Langhe Monferrato Roero, Tenuta Ca’ Davite rappresenta un omaggio etimologico e sostanziale all’areale enoico tra i più vitati del Monferrato casalese.
Siamo a Vignale Monferrato, terra generosa e ospitale in cui l’arte del vino e della danza si fondono e si alternano esprimendo tradizione, esperienza, professionalità e innovazione. Ed è su queste colline, un tempo marca aleramica del Monferrato che, da quasi un anno, Adriana Isolatto, insieme al marito Ermanno, produce Grignolino, Nebbiolo e Chardonnay, recuperando la tradizione vitivinicola intrapresa dal suocero Giovanni Zaccone nel 2015.
Cascinale e vigneti si trovano ad un’altitudine media di 260 metri sul livello del mare, lo stesso che, 20milioni di anni fa, ricopriva le colline del Monferrato. Frutto dell’attento e rispettoso recupero di una vecchia cascina costruita in Pietra da Cantoni, l’azienda agricola Ca’ Davite offre occasioni di visita da spendere tra la degustazione dei vini di cantina, la contemplazione dell’agreste paesaggio e l’approfondimento della geologia dei vigneti in cui, di tanto in tanto, tra un filare e l’altro è ancora possibile scorgere piccoli fossili marini.
All’interno del cascinale è altresì stato recuperato uno storico Infernot, scrigno di memoria e civiltà contadina, nonché custode delle migliori produzioni enoiche aziendali, quelle selezionate per l’invecchiamento lento e importante.
Lo stemma sulle bottiglie rimanda al vecchio casato dei marchesi di appartenenza delle famiglie Zaccone-Pischetola, ripreso dalle nuove generazioni, per venir rilanciato, fresco di rinnovati virtuosismi imprenditoriali, che fanno del vino il piacere, la bellezza, la cultura e il sapore del suo territorio.
Tra le produzioni di punta, ritroviamo il Grignolino del Monferrato Casalese DOC, vinificato in purezza, sia nella versione tradizionale “Buslin” sia in quella invecchiata in barrique “Buslin Noblesse”. Per entrambi, una cura particolare e attenta in ogni fase della vinificazione, fino all’imbottigliamento. Per il Grignolino tradizionale, la macerazione avviene con la sua buccia per circa 10-15 giorni; l’acino ha quasi sempre 3 vinaccioli, che conferiscono una sensazione allappante sulla lingua. La successiva fermentazione controllata a 22-23°C per 20-30 giorni conferma i profumi di rosa; poi, 6/7 mesi di affinamento nel tonneau. Per la versione Riserva, invece, la vinificazione avviene in vasche d’acciaio e, dopo circa quattro mesi, il vino viene travasato in barrique allier di legno francese e lasciato maturare per circa 16 mesi. Nelle diverse declinazioni del Buslin, si aggiunge anche un rosé, la cui fermentazione avviene a temperatura controllata sui 16-17 °C., con cicli di micro-ossigenazione. Tra gli awards, il Grignolino Buslin 2020 è stato premiato al Concorso Enologico il Torchio d’Oro edizione 2021.
Nel Monferrato di Federico Martinotti, poi, non poteva mancare un bianco Cuvée Metodo Martinotti, fermentato per 6 mesi in autoclave, per deliziare vista, olfatto e gusto. Una bollicina giallo paglierino, con bouquet fine, persistente ed equilibrato al naso e fresca e persistente al palato. Completano le produzioni: un Monferrato Nebbiolo, uno Chardonnay e un Metodo Classico (36 mesi sui lieviti). Attualmente la produzione conta circa 6mila bottiglie/anno, con la prospettiva di raggiungere le 8/9mila.
“Il Monferrato, la dimensione contadina e il vino sono un’alchimia magica di grande stimolo e gratificazione” commenta Adriana; “territorio e vino rappresentano quel ricercato plus di grande appeal e di crescente interesse dal punto di vista turistico-esperienziale e, per noi, essere vigneron in questa terra significa orgoglio e motivazione”.
Visite guidate, degustazioni e vendita diretta su prenotazione.
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